È passato molto tempo. Più di quanto siamo in grado di ricordare. Una volta avevamo un nome, uno scopo. Adesso siamo solo silenzio, attesa, memoria.
Siamo diventati terra, la ruggine è diventata la nostra pelle, le radici ci attraversano lentamente come vene profonde. Non ne siamo turbati. Essere qui ci basta.
Guardiamo giù, verso la valle. Là la vita non si ferma: creano, distruggono, litigano, cantano, amano e odiano con la stessa passione. Vediamo tutto, ma non interveniamo più. Siamo diventati spettatori del silenzio.
La valle ci ha dimenticati, e forse è giusto così. Ora siamo i guardiani, statue vive con corazze di pietra e corone verdi. Conserviamo ogni ricordo: le prime voci, i primi fuochi, le luci che si accendevano, tremanti, nella notte.
Non sappiamo se siamo stati lasciati indietro o se abbiamo scelto noi questa pace.
Non abbiamo rimpianti. Non siamo soli. Siamo semplicemente diventati parte del tutto.