Syntotele
Il Viticcio
Non so da quanto tempo sono qui. Ero solo un seme, forse caduto per caso tra le fessure del metallo o portato dal vento o da un uccello curioso. Ma ora sento. Il calore dei tubi, la vibrazione delle pompe sotto di me, la luce che filtra tra i fumi densi. Cresco. Mi allungo.
Il Negoziante Metafisico
Un negoziante composto da elementi meccanici e forme quasi organiche, attende con pazienza dietro un banco surreale, in un paesaggio che sembra uscito da un sogno geometrico. La scena è chiaramente ispirata ai mondi di De Chirico: piazze vuote, ombre nette, architetture silenziose e un senso di sospensione che trasforma l’attesa in metafora.
Tregua Verde
Una pianura rigogliosa avvolge le forme di una geometria industriale. L’erba alta si muove appena, mentre sullo sfondo si alzano ciminiere e getti di fumo che si sciolgono nel cielo come ombre leggere.
I guardiani
È passato molto tempo. Più di quanto siamo in grado di ricordare. Una volta avevamo un nome, uno scopo. Adesso siamo solo silenzio, attesa, memoria.
Lama d’ombra
Una figura femminile siede sul bordo del letto, raccolta in se stessa, il corpo piegato, le mani alzate a schermare il volto. Il gesto, istintivo, non è solo difesa: è soglia. Una distanza tracciata tra sé e qualcosa che incombe.